quante volte m’è capitato? ad un certo punto di rendermi conto di come mi fossilizzi a fissare una piccola immagine, ed a un certo punto incrociare gli occhi e smarrire il netto controllo dello sguardo. l’inizio di quello ch’è sempre stato questo vortice si fa vedere. dall’alto della finestra quindi lo saluto; agitando evidentemente la mano come un pazzo. e i colori che ho visto ieri iniziano a correre freneticamente tra le vene e la pelle, e brividi di piacere come l’acqua di un ruscello, che scorre per diventare grande. le passeggiate qui poi non possono risolvere certi problemi..non c’è abbastanza spazio. con violenza allora soffio via gli odori. non riesco comunque a far lenire la stanchezza, ed il pensiero che tra qualche tempo dovrò stare senza mangiare; un pensiero che mia ha già stancato, per la sua banale volontà di egocentrismo. mi sono permesso di snobbare qualcuno, e loro non sanno che non ce l’avrei fatta. è triste sapere che anche qui ho dovuto far uso di menzogne, anche se non del tutto gratuite. infatti gli automatismi si fanno avanti, ti ricordano anch’essi di esistere. mi sento continuamente sporco, soprattutto all’estremità come mani, piedi e capo. tre punti nevralgici di ben stare con se stessi, adesso, appunto, distrutti da alcune situazioni non mie. non trovo vuoti da riempire, se non i bianchi delle pagine, che sono tante, e sempre lo saranno. sto solo lavorando a me stesso..ti sembra cosa facile, eh. qui comunque, a tirar due somme sbagliate, è ok..parecchio ok, a ben vedere. al momento non c’è amicizia..ma so già che della prima me ne innamorerò..che non sia già incosciamente successo. i tic ci sono tutti. talvolta tolgo semplicemente il volume, e guardo le immagini, aspettando quella lacrima che non arriva più da circa sei anni. lo sfogo represso mai decesso. la voglia di far fuori ciò che è in qualche modo, ma non del tutto, infatti rimane, marcito dentro. finchè il disco gira sono sicuro. la maggior parte delle immagini sono nere, o comunque scure..infatti si presentano molto suggestive, soprattutto senza volume. ce ne vò de scorza pe digerì certe cose a cì. ciò sai. così: a caso.