partire? per andare dove? su un altro set? no grazie, qua già è abbastanza, non devo aggiungere altro.

possibile perdere così tanta fiducia per qualcuno? qualcuno che non conosco e non so cosa vuol fare; ma, ahimé, mi sento talmente immischiato, e sento puzza di feci meschine; occhi sedati, animi mascherati e destinati all’abbandono, ritardi prestabiliti, tutto uguale, ovunque, nulla di chiaro, perchè non spiegato, consolazioni fittizie, i soliti quattro schermi troppe volte al giorno, comunque alla settimana, comunque al mese; o tutto il contrario di questo? parlo perchè non so, altrimenti non saprei che dire; parlo perchè non so chi legge, altrimenti saprei che dire.

quindi? arriverà una qualunque conclusione? non credo, mi lascio preda di questo -strim of anconscusnes-, tanto non sono predatore, quindi non attacco. senza pretese blatero questioni, perlopiù irrisorie, per motivi già citati, o comunque per motivi che il mio conscio incoscio conosce.

chi non capisce fellini non può pretendere di vivere. lo stesso vale per l’egregio jan; non lo conoscete? meglio.

fossi in voi comunque non giudicherei, sempre per vari motivi, che non spiegherò, per pura pigrizia intellettuale, che sia. potreste comunque continuare a “cercare” i compagni delle medie, piuttosto che leggere vocaboli di uno zelig, dunque uno psicopatico.

gli occhiali di woody allen sono veri: quelli che porti tu sono di plastica. e non coprono dai “raggi bannati”, che è ancor peggio.

adesso siamo tutti solidali, dei libri che hanno facce ci aiutano ad esserlo; mi sento fortunato ad esserne consapevole, potendomi permettere di fare del surrealismo dovuto: se ti chiedi “dovuto a cosa?” allora non hai capito, prova a guardare fellini, non hai capito? allora vai a cercare i compagni delle medie; ancora non hai capito..prova ad andare in chiesa. pensi di aver capito? hai fallito.

otto, cinque non è un sogno; è una cosa che ti fa capire cosa puoi fare nella vita.

non hai mai sentito castaldianate? non potresti capire il suo surrogato, non puoi capire me, non lo potresti fare comunque; non sto creando delle elitè, sto solo  grattando le croste.