è un periodo di pausa. ci sono le vacanze e tutti vogliono stare un pò sul divano, a godersi quel tempo sospeso tra il far niente e poter respirare senza pensare a correre di lì e correre di là. perchè non c’è fretta adesso. tra poco vado a giocare con un amichetto, tentando di dare suono a quelle sensazioni che mai come questo periodo dell’anno occupano la mia pazienza, e, troppo spesso, mi rendono irrascibile. persone sono passate, il sole poi è tramontato di nuovo. stanotte ho dormito e non ho voglia di contare le foglie che sono volate sul mio terrazzo, non oggi. cerco pezzi di carta dove geometrizzare i miei odori, e quello che credo di aver sognato. non ho alcuna voglia di parlare. il mio fisico cerca di sfondare quella conchiglia che da sempre lo contiene. cerco una finestra dove sia bello affacciarsi. faccio fatica a mangiare quello che preferisco. i tempi obbligati vogliono farmi mangiare quando non mi va. è duro confrontarsi con i muri. non vogliono mai aprirsi ed io non sono certo il tipo di persona che li sfonda..a meno che non mi sia tutt’attorno. allora, cambio strada e prediligo i boschi. così incontro meno persone. ovunque vada poi non sono soddisfatto. le persone che incontro non sempre mi dispiacciono. navigo su una barca di carta che mi fa solo illudere. il viaggio dura sempre poco. poi affondo e la carta è inutilizzabile. e di nuovo mi ritrovo senza niente. non pesco perchè non voglio uccidere. allora nuoto tanto per tornare indietro ci vuole poco; il viaggio è stato molto corto. ma il problema è proprio quello. io non ci voglio tornare indietro, ma ogni volta faccio talmente poca strada che posso solo tornare indietro. è perchè voglio sempre partire il prima possibile invece che costruire una barca più solida. vediamo dalla prossima come va. tanto non ne riparleremo. non mi chiedi mai niente. io l’iniziativa la prendo una volta ogni tanto, tipo oggi; e tu sei sul letto con la voglia delle cose che non vuoi fare, e mi vieni incontro solo a passettini. sono stanco io di correrre. sarebbe bello vederlo fare a te. tanto non ne riparleremo. tanto non te ne ho mai parlato. tanto in realtà sto solo parlando da solo.