nonostante la voglia di rilassarsi il nervo si tende, e compromette tutto il resto, che sia ricordarsi di fare una cosa che sia pensare bene a come abbracciare quella ragazza quando si è impacciati per non apparire finti e composti. ed è proprio adesso che il dono della sintesi sarebbe utile più che mai, perchè quando parlo mi perdo come in un labirinto, poi non mi trovi più, o sei stanca di cercarmi. non preocuparti, andrà come deve andare. non mi va di fare paragoni con le scorse volte, su quello che mi capitò. è la prima volta che mi propongo, ed è successo più di una volta, che fosse per un sorso d’illusione, che fosse la costruzione di una passeggiata con te. sai com’é..come quando non vuoi parlare di una cosa ma continui a descriverla, annoiando l’esigente. ci guardiamo di striscio, nello studio dell’approccio. sorrido e ti faccio sorridere, mi è naturale. mentre torno a casa solo però non sorrido mai. occhi lucidi e ghiaccio in faccia. più notti ti ho sognata come ti vorrei accanto probabilmente, perchè poi, purtroppo, io i sogni non me li ricordo mai. però se mi sveglio perchè ti stavo pensando me lo ricordo. spero, domani, che mi chiederai se io vorrei, non vorrei, ma se vuoi.