(perchè non sono portato a conoscere anche sol qualcuna questione che riguardi la mia nazione, il governo di essa?: e l’europa s’indigna ed io e tu nulla sappiamo. cosa successe dopo tutte quelle belle parole rivolte contro al garante della più latente ignoranza, a strasburgo? che fu? deduco solo che il mio ed il tuo futuro sono feccia, se l’obbiettivo è raggiungere il tantativo di diventar se stessi.)

son solo dolori che s’aggiungono ad’altri, come fosse d’uopo farsi penetrare nell’ano dal boia che subito dopo ci giustizierà. e quanto mi preme capire chi v’é dietro i vostri schermi, chiècchessiete a goder di malinconia con me? perchè non parlarne?

ed a niente serve che vada qua o là ad urlar “disappunto” di stampo catto-borghese, e né apparir il contrario, che inutilmente uguale è. e n’approfitto per citare che “Rivoluzione, é girare la clessidra. Sovversione é ben altro: é spezzare, eliminare la clessidra.” Max Loreau. si, possibile che già lo dissi, macchè dici che sia deleterio ripercorrere? non lo è stato quando hai capito le schifezze social-politiche, o sbaglio?

e quanto volentieri t’inviterei a far passi per liete vie..ma sei lontano mio fiore, emmai ti parlai di come e quanto ti considero fiore, e chiedimi cosa sono per te! e ti risponderei che sei il mio preferito di tutti i fiori, e sorriderei, e allora tu dovresti baciarmi; e amarci, dopo, sarebbe comune, non in senso istituzionale. e finiti gli specchi dove poter gioggolare torno nelle mie mura, scribante ben lontano dall’emanuense, eterno distratto da mezzi altroché del potere.

solo ora mi ricordo che voglio fare della mia puerile esistenza; è cosa che per ultimo mi ricordò fellini, e se non mi capisci osservalo, che più egli ha da dire di un’enciclopedia qualsiasi. quindi marcio da marcio, in posizione rilassata e con abiti non giovani; compio vedute irripetibili, scorgo bellezze inesistenti, che per tutto il resto dei miei giorni tenterò di riprodurre, perchè null’altro potrò fare, mio piccolo fiore; perchè a te che parlo soprattutto, comunque, qualunque sia ciò che dica.

enniente, vago solo tra cemento e poco altro, desiderandoti vicina, mio piccolo fiore.