sarebbe bastato che la madre di quel figlio leggittimo, di cui sei nutrito illeggittimamente, avesse espresso la sua idea: saresti rimasta vedova di quelle risposte che nel corso dei tuoi anni ti sono state spiegate.
sono da nessuno obbligato a sentirmi legato a voi, per i motivi insensati che mi esponete, senza contare l’estrema razionalità che ne converrebbe dalle mie motivazioni, certo nel vostro immaginario non più esistenti, certo dal vostro inconscio dimenticate; accantonate alla vostra appartenenza intellettuale v’é quello che innavvertitamente esprimete, non rendendovi conto di come vi poniate di fronte ad una persona “sana” intellettivamente (secondo la vostra concezione di sano), essa che è capace di pensare, non solo capace di convincersi di essere capace di farlo. non v’é nausea così capiente da inserirci questi credo; non v’é un’anima capace di potermi dire la stessa cosa.