tutte queste giornate osservo “kili” di foto, di parole e di immagini; lo faccio da reietto..da uomo seduto 12 o più ore al giorno sulla stessa sedia, che si prende solo adesso i suoi 10 minuti per dimenticare tutte le cose geniali che ha pensato oggi, perchè è convinto che quanto più sarebbe godurioso adesso è una doccia; lo dice senza trionfare nella banalità, ma dopo accumuli di quelle cifre prima citate. gli viene da pensare a persone amiche, e fortemente considerate tali, che apertamente hanno rischiato di confessargli del nulla, un nulla di forse preziosissimo valore nel tutto della sua mente, della sua chiamiamola conoscenza. ma molto più forte è la voglia di camminare, che credo fortemente proporzionale a tutta la situazione venutasi a creare in un tempo indeterminale che potrebbe erroneamente risalire in un arco di 6 mesi, e per altre questioni di credo 12 mesi. faccio fatica dunque a vedere le cose chiaramente, penso che ne possa essere specchio questo fanfugliare parole-concetti-idee. vivo di cose finte che mi insegnano la realtà: è una prassi più che quotidiana al giorno d’oggi, è solo che io non ne ero abituato e bisogna capirmi; bisogna istruirmi? la risposta se fossi io stesso a darmela la sbaglierei anche se fosse quella giusta, è una questione di competenza. epidermicamente parlando subisco i maggiori sopprusi di tutto ciò che sto narrando, il problema è che nessuno vede così bene la complementarità di certi elelmenti nel loro folle comporre l’insieme che erroneamente appare. non che io ci riesca, come già intuibile; forte problema inoltre è il mio cadere in un bieco e malsano senso di autocompiacimento che fa schifo..non solo che fa schifo a me, farebbe schifo in generale. quante intestinali controversie sono in posizione di inopugnabilità di fronte queste tesi così per l’appunto avvalorate dal loro stesso esistere, nel loro dove e come. è una nausea profonda che prende piede organicamente perchè mai sua espressione fu così sana ed eloquente, creante un rapporto di materia e concettualità terribile nel senso che vengono i brividi dalle percezioni di realtà che ne derivano. ho proprio ora il naso appoggiato su questi concetti di chiara matrice incoscia, visto che conosco il come, altrettantemente sono state messe a maturare come il far organico prima definito. e sono due espressioni organiche di opposte facciate. lo confesso perchè sono sicuro di averlo capito. è quanto questo mi faccia sproporzionatamente voglia di creare non lo posso spiegare..è così interno! e poi tra il dentro ed il fuori ne sono arrivate così tante di sensazioni e teorie che non potrei più reggere il confronto con te..devo stendermi.