preciso.

nessun ombra accanto alle mie riflessioni. è ora di cercare un luogo dove abbia senso il mio cercare silenzio. trema lo sguardo del bambino al mio passare, non sono come le persone che è abituato a vedere in televisione. tengo la mia inespressività fissa sui suoi occhi, avrà qualcosa cui pensare forte in un futuro in cui non ci incontreremo. allo stesso tempo mi allontano da quelle vie piene di sorrisi che mi portano a fatica a riconoscere quelli sinceri. tolgo la polvere ad alcuni miei pensieri ma sono ancora nuovi ed in ottima forma, non c’è motivo di buttarli. guido verso il mio punto di partenza, e gioco solo a far si che il viaggio possa essere lungo quanto basta, ed ogni giorno cambia. qualcuno mi sussurra che sto facendo bene e che tutto questo sembra darmi forma, ma non potrò mai fare a meno di sentirmi lento e rinchiuso in una scatola. regalatemi uno spazio, è quanto di più abbisogno. è un cerchio alla testa quello che ne deriva dalla condivisione di spazio con questo finto entusiasmo così diffuso. rispettiamo le volontà del tempo, la notte comunque saprà accoglierci. aspetto il tuo respiro sul mio collo, forse un giorno sarò tranquillo.